L’Imposta sul Valore degli Immobili situati all’Estero è stata introdotta dal governo Monti a partire dall’anno 2012 ed è dovuta dai proprietari (ed usufruttuari) di immobili situati all’estero.

Come si calcola l’IVIE?
Innanzi tutto occorre determinare la base imponibile che cambia a seconda del Paese dove si trova l’immobile. Se l’immobile è situato in un paese della Comunità Europea, il valore da utilizzare è quello catastale, come determinato e rivalutato in quel Paese ai fini delle imposte patrimoniali. In mancanza del valore catastale (e nei Paesi non appartenenti alla Comunità Europea) si prende il valore di acquisto. Se non è possibile ottenere neanche il valore di acquisto allora si prende il valore di mercato rinvenibile nel luogo in cui è situato l’immobile.
La base imponibile, così determinata, andrà moltiplicata per l’aliquota dello 0,76% e ragguagliata alla percentuale ed i mesi di possesso nell’anno.
Dall’IVIE potranno essere decurtate, inoltre, le imposte patrimoniali versate nei Paesi Europei e riconosciute dall’Agenzia delle Entrate da apposita tabella della Circolare 28/E del 2012.

Esempi:

Immobile situato in Francia
Si prende il reddito medio ordinario per il calcolo della tax frontiere, pari al 50% del valore locativo e si moltiplica per 160 (coefficiente abitativo ai fini della nostra IMU). Il valore catastale così determinato si moltiplica per 0,76 e si ragguaglia alla percentuale e mesi di possesso. Dall’IVIE così determinata si sottrae la tax frontiere effettivamente versata in Francia per la stessa annualità.

Immobile situato in Inghilterra
Si prende il valore medio tra il minimo ed il massimo della categoria di appartenenza ai fini della council tax. Tale valore dovrà essere convertito in euro in base ai cambi “fiscali” decretati annualmente dall’Agenzia delle Entrate. Il valore così ottenuto si moltiplica per 0,76% e si ragguaglia alla percentuale ed ai mesi di possesso dell’anno. Purtroppo, la council tax non può essere detratta dall’IVIE da versare sull’immobile inglese, in quanto non rappresenta un’imposta patrimoniale (infatti è assimilabile alla nostra TASI, che rappresenta un’imposta sui servizi comunali e non una tassa sulla proprietà come è invece l’IMU).

Immobile situato in Spagna
Si prende il valore catastale dell’immobile ai fini del calcolo dell’IBI (Impuesto sobre Bienes Inmuebles) ottenibile anche dal sito www.catastro.meh.es. Si moltiplica il valore catastale per 0,76% e si ragguaglia alla percentuale ed ai mesi si possesso dell’anno. Dall’IVIE così determinata si sottrae l’IBI effettivamente versata in Spagna per la stessa annualità.