Bisogno di ritrovare nella leadership aziendale una competenza assertiva che porta il gruppo di lavoro a rompere gli schemi e a osare e dare valore alla devianza.
Come nella musica jazz, disegnare una struttura minima perché solo questa aiuta a non ingessarsi nell’assuefazione degli schemi, stimolando gli individui alla massima autonomia e discrezionalità. Insieme Sperimentazione quindi, e dinamica di gruppo dove, dietro al leader e alle individualità svettanti, si staglia un collettivo di grande sostegno che da forza e coesione all’intera organizzazione. Esattamente come la sessione ritmica, generalmente formata da batteria, basso, piano e chitarra che sostiene l’assolo di una tromba o un sax. La sessione ritmica deve avere ottimi riflessi ad improvvisare e creare il sottofondo di accompagnamento ad un musicista che sta inventando sul momento interpretando il collettivo.

(Idee sparse dalla prefazione del libro “Disordine armonico. Leadership e jazz” di Paolo Fresu (jazzista) e Severino Salverini (economista ed esperto di organizzaione aziendale)